Sinopsis
Le avventure di Pinocchio apparve prima a puntate sul “Giornale dei bambini” (1880) e poi in volume nel 1883 e si presenta, oggi come allora, nella sua freschezza e semplicità come il capolavoro di Collodi. La vicenda, ormai ben nota, si concentra sulle peripezie di un burattino che diventa umano. Amplificando i sentimenti in quel tipico modo che è dei bambini, Pinocchio fa le sue personali scoperte sul mondo e sulla vita in generale, trovandosi a dover discernere il bene dal male, soppesando il desiderio di libertà e assimilando alcuni piccoli, essenziali insegnamenti che i personaggi incontrati sul suo cammino gli faranno comprendere. Significativa è la sua fortuna: tradotto in molte lingue, infatti, Le avventure di Pinocchio rappresenta il libro dell’Ottocento letterario italiano più conosciuto al mondo.
Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini nasce a Firenze nel 1826. Partecipa attivamente al Risorgimento italiano professando idee mazziniane. Giornalista di cronaca e successivamente di teatro scrive diversi libri, ma la sua fortuna si lega indissolubilmente alla letteratura per l’infanzia. Oltre al famoso Le avventure di Pinocchio, ricordiamo anche Occhi e nasi (1881) e Il viaggio per l’Italia di Giannettino (1876). Muore a Firenze nel 1890.